Beneficiari polizza: come sceglierli?

Beneficiari polizza: come sceglierli?

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La scelta del beneficiario è tra le scelte più importanti nella sottoscrizione di una polizza vita. Questo processo, apparentemente semplice, ha in realtà importanti implicazioni legali e finanziarie che meritano un’attenta considerazione.

Quando si stipula una polizza vita, il contraente è chiamato a designare una o più persone che riceveranno il capitale assicurato al verificarsi degli eventi previsti dal contratto. Questa decisione, regolata dall’articolo 1920 del Codice Civile, offre la possibilità di nominare come beneficiario anche un soggetto diverso dall’assicurato, aprendo così a numerose opportunità di pianificazione finanziaria e successoria.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda il trattamento fiscale e successorio della somma assicurata. La designazione di un beneficiario esterno fa sì che il capitale non rientri nell’asse ereditario dell’assicurato. Questo comporta due vantaggi significativi: il beneficiario acquisisce un diritto esclusivo sulla somma, che non può essere ridistribuita tra gli eredi, e l’importo non è soggetto alle imposte di successione.

Approfondiamo le diverse opzioni disponibili nella scelta del beneficiario, i criteri da considerare per una decisione informata e le implicazioni legali e fiscali di questa importante decisione.

Chi può essere scelto come beneficiario?

La designazione del beneficiario di una polizza assicurativa è un aspetto fondamentale del contratto. Il contraente ha la facoltà di nominare il beneficiario sia al momento della stipula del contratto, sia in un momento successivo. Quest’ultima opzione può essere esercitata inviando una comunicazione scritta alla compagnia assicurativa o inserendo la nomina nel proprio testamento.

Per garantire una corretta identificazione del beneficiario, è cruciale fornire informazioni dettagliate quali nome, cognome, codice fiscale e indirizzo. Questa precisione evita possibili complicazioni nella fase di liquidazione della prestazione.

Esistono anche opzioni generiche per indicare il beneficiario, come:

  • Il coniuge dell’assicurato.
  • Gli eredi legittimi dell’assicurato.
  • I figli nati e nascituri dell’assicurato.
  • Gli eredi testamentari o i legittimi.

La legge consente la nomina di più beneficiari per una singola polizza. In questo caso, è importante che il contraente specifichi la percentuale del capitale da assegnare a ciascuno. In assenza di tali indicazioni, la suddivisione avverrà in parti uguali.

Un caso particolare si verifica quando l’assicurato e il beneficiario decedono contemporaneamente. In questa circostanza, il capitale verrà versato agli eredi del beneficiario, non a quelli dell’assicurato, qualora fossero diversi.

È responsabilità del contraente informare il beneficiario della sua designazione poiché, in caso di evento imprevisto, sarà compito del beneficiario contattare la compagnia assicurativa per avviare la procedura di erogazione del capitale assicurato.

Come cambiare beneficiario o aggiungerne un altro

Il contraente di una polizza assicurativa ha la flessibilità di modificare il beneficiario designato in qualsiasi momento lo ritenga necessario. Questo processo di cambiamento è relativamente semplice e può essere effettuato più volte nel corso della durata del contratto.

Per attuare la modifica, il contraente deve comunicare direttamente con la propria compagnia assicurativa. L’assicurazione si occuperà quindi di aggiornare il contratto, inserendo la nuova designazione. È importante notare che è possibile cambiare il beneficiario anche attraverso il proprio testamento, ma in questo caso è comunque fondamentale informare l’assicurazione dell’avvenuta variazione.

Un’interessante novità introdotta dal Regolamento 41 del 2018 dell’IVASS (art. 11, comma 4) è la possibilità di designare un terzo referente. Questa figura, diversa dal beneficiario, può essere indicata nella proposta emessa dalla compagnia. Il terzo referente svolge un ruolo di supporto e può essere contattato dall’assicurazione in caso di decesso dell’assicurato per facilitare la liquidazione della prestazione. Questa opzione è particolarmente utile quando il contraente ha esigenze di riservatezza.

La nomina del terzo referente è facoltativa e può essere effettuata sia al momento della stipula del contratto che in un momento successivo, seguendo procedure simili a quelle per la designazione del beneficiario.

Questa flessibilità nella gestione dei beneficiari e l’introduzione della figura del terzo referente offrono al contraente un maggiore controllo sulla propria polizza assicurativa, permettendogli di adattarla alle proprie esigenze che possono cambiare nel tempo. È sempre consigliabile mantenere aggiornate queste informazioni per garantire che la polizza rifletta accuratamente le volontà attuali del contraente.

Rodolfo

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