Assicurazione malattia per liberi professionisti

Assicurazione malattia per liberi professionisti

Assicurazione liberi professionisti

Lavorare in proprio e godere della propria indipendenza è una grande soddisfazione per un libero professionista. Tuttavia, i limiti del lavoro autonomo li si conosce e, tra tutti, c’è quello di non avere diritto alla tutela in caso di malattia. Cosa significa questo? Che se il lavoratore dipendente si ammala prende comunque lo stipendio mentre se ciò accade all’autonomo viene meno la possibilità di lavorare.

I titolari di partita IVA e i lavoratori autonomi possono tutelarsi dai rischi del mestiere stipulando un’assicurazione per liberi professionisti. Questo tipo di polizza per molte categorie artigiani è obbligatorie, per altre rappresenta una libera scelta.

Il sottoscrittore, con un’assicurazione per malattia, può ottenere assistenza in caso di malattia e/o convalescenza, in certi casi chiedere anche la detrazione, rientrando anche delle perdite economiche in caso di malattia. Il che assicura tranquillità e sicurezza professionale e familiare. Cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo.

Assicurazione liberi professionisti: come funziona

Tutte le categorie professionali inquadrate in un albo, come medici, avvocati, giornalisti ecc, sono tenuti ad assicurarsi per obbligo di legge ai sensi del DPR 137/2012. Chi rientra in queste categorie è tenuto ad essere assicurato a prescindere dal proprio inquadramento: deve assicurarsi se svolge il suo lavoro come dipendente, come collaboratore o in forma di lavoro autonomo.

Ma anche le categorie non sono obbligate a stipulare un’assicurazione possono trarre molti vantaggi da una polizza. Sebbene la copertura minima sia prevista dalla legge, le tutele possono essere varie:

  • malattia;
  • assenza dal lavoro per motivi di salute, ad esempio cure per una patologia;
  • ricovero;
  • intervento chirurgico;
  • convalescenza;
  • necessità di assentarsi dal lavoro a causa di problematiche psichiatriche.

Infortuni e rimborsi

In caso di infortuni che precludono al libero professionista la possibilità di poter lavorare, l’assicurazione può prevedere al rimborso delle spese mediche che vengono sostenute (per i medicinali, l’intervento, la degenza…) e a liquidare un eventuale indennizzo per ogni giorno di lavoro perso a causa del ricovero o del periodo di guarigione dall’infortunio.

Nel caso in cui le conseguenze siano particolarmente gravi (ovvero inabilità permanente o addirittura morte) l’assicurazione può risarcire il lavoratore (o i beneficiari da lui indicati) con l’erogazione di un capitale.

Si tratta quindi di un modo che possa tutelare lavoratore e familiari dalle conseguenze economiche legate all’infortunio, che deve essere dimostrabile tramite documentazione medica. Inoltre, l’entità dell’infortunio deve essere tale da determinare un’inabilità permanente o temporanea oppure il decesso dell’assicurato.

A seconda dell’attività che si svolge, per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti la sottoscrizione di questo tipo di assicurazione può essere molto interessante, anche perché a differenza dei lavoratori dipendenti non sono coperti da un’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro. Questo è il motivo per cui sul mercato esistono tante soluzioni assicurative pensate specificamente per determinate categorie professionali (ad esempio per i medici, per gli avvocati, per i consulenti e così via).

Sul mercato sono disponibili diversi piani di assistenza sanitaria integrativa studiata appositamente per le partite IVA, gli atipici e il lavoro autonomo in generale, spesso frutto di convenzioni tra associazioni di categoria e i loro partner assicurativi. L’obiettivo di questi prodotti assicurativi è quello di fornire delle tutele che non sono garantite a queste categorie di lavoratori, affiancandole con misure di integrazione del reddito per affrontare al meglio le situazioni meno positive.

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