Assicurazione malattia detraibile

Assicurazione malattia detraibile

Polizza malattia detraibile

Come molti sapranno, la dichiarazione dei redditi permette di poter detrarre le spese mediche con uno sconto IRPEF del 19% una volta superata la soglia dei 129,11 euro. Ma per l’assicurazione sanitaria come funziona? È possibile rientrare di una parte della spesa? Facciamo un po’ di chiarezza.

Assicurazione sanitaria: quali spese sono detraibili?

Salvo approfondire la questione con il proprio commercialista di fiducia, la regola generale è che, se le spese mediche sono già state rimborsate dall’assicurazione (e dunque non sono rimaste a carico del soggetto), queste stesse spese non sono anche detraibili. Poter usufruire anche della loro detraibilità, infatti, significherebbe accordare al danneggiato un vantaggio economico non giustificato a fronte del rimborso integrale avvenuto da parte dell’Assicurazione.

Per le polizze sanitarie in quanto tali, ossia gestite da società di assicurazioni, non è prevista la detrazione del premio pagato a meno che la polizza non copra anche il rischio di infortuni. In questo caso la detrazione delle quote pagate spetta solo per quelle a proprio nome o per i familiari a carico.

Se invece è stata stipulata una polizza sanitaria che copre solo le spese mediche non c’è alcuna agevolazione sul premio. In compenso in questo caso può essere portato in detrazione l’intero ammontare delle spese sanitarie sostenute, comprese quelle rimborsate eventualmente. Dunque, un’assicurazione sanitaria che copre solo le spese mediche non gode di nessuna agevolazione sul premio.

Tuttavia se durante l’anno sono stati versati contributi per un’assicurazione sanitaria a casse che hanno solo fini assistenziali (quindi non imprese di assicurazione private) d’importo superiore a 3.615,20 euro, spetta la detrazione (sempre del 19%) sia sulla parte eventualmente in eccesso rispetto al rimborso, sia su una quota che dipende dalla differenza fra quanto pagato e il succitato tetto. La quota, quindi, viene calcolata tenendo conto dei contributi versati in eccesso e del totale versato.

Ad esempio: un contribuente ha versato 2.000 euro di contributo all’assicurazione sanitaria, ha sostenuto spese mediche per 5.000 euro e ha ricevuto dalla cassa un rimborso di 3.000 euro: potrà applicare in primis la detrazione del 19% ai 2.000  euro di spese non rimborsate (fin qui il calcolo è facile).

Più precisamente, per calcolare la parte di spesa a cui applicare la detrazione in base ai contributi versati, è necessario stabilire prima quanto è stato versato in eccesso, e solo dopo dividere per il totale dei contributi versati ottenendo così la percentuale esatta da applicare al rimborso.

Le spese rimborsate dalle assicurazioni sanitarie per le quali non è prevista la detrazione sul premio si considerano rimaste a carico, come ribadito dall’Agenzia delle entrate da ultimo con la circolare 19/2020 dell’8 luglio scorso che detta le regole per la compilazione del 730 e il visto di conformità.

Ovviamente un commercialista o un CAF potranno essere molto più precisi a riguardo.

Rodolfo

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